venerdì 16 maggio 2008

Corte Suprema riconosce matrimoni gay, svolta storica per San Francisco



La decisione della Corte Suprema della California, presa a maggioranza, di riconoscere il diritto delle coppie dello stesso sesso di contrarre il matrimonio e' stata salutata come una svolta epocale.
"Facendo la storia" intitola il San Francisco Chronicle di venerdi' 16, uno dei pochi quotidiani tradizionali rimasti in un panorama di stampa che ormai vede trionfare nei dispenser i giornali della free press.
La comunita'omosessuale, concentrata nel quartiere di Castro (di cui abbiamo parlato in un precedente post, e' parte integrante della vita sociale della citta', dove da decenni gli omosessuali si sono concentrati, grazie alla tradizionale tolleranza e multiculturalita' della citta' della Baia.
Sul proprio sito web, il San Francisco Chronicle ha anche registrato il sostegno del governatore dello stato Arnold Schwarzenegger alla decisione della Corte, pur ribadenedo la propria convinzione che "il matrimonio sia tra uomo e donna". Una presa di posizione che il quotidiano ha definito contraditoria, visto che il governatore per due volte dopo la sua elezione nel 2003 aveva posto il veto al riconoscimento del matrimonio fra persone dello stesso sesso.


Continua a leggere...

mercoledì 14 maggio 2008

San Francisco, gastronomia specchio di nuove tendenze


Se Silicon Valley era un tempo orto e frutteto degli Usa, San Francisco e' rimasta citta' con forte vocazione gastronomica. Dove la tavola riflette tendenze culturali, a partire dall'attenzione per l'ambiente e la genuinita' degli ingredienti.
Ne ha parlato in un recente post su Italiani di Frontiera Arrigo Benedetti, ingegnere italiano da anni nella Baia e appassionato di cucina.
Repubblica oggi ha pubblicato invece un articolo sulla Guerrilla Cuisine, movimento gastronomico underground nato a Oakland, dove si concentra la popolazione afroamericana della Baia, diffuso in locali spesso semiclandestini.
Qui il link. 


Continua a leggere...

lunedì 12 maggio 2008

Newsweek e il mondo post-americano: gli Usa superati anche nello shopping



Gli americani sono depressi. Sono ancora il numero uno ma sono depressi. Superati da altri Paesi in crescita anche nel loro sport preferito, lo shopping. Mentre il mondo si avvia verso un'era "post-americana". 
E' quanto scrive nel suo ultimo editoriale (sintetizzato in un video) Fareed Zakaria, americano di origine indiana, direttore dell'edizione internazionale di Newsweek, con un estratto dal suo libro di imminente pubblicazione, "The Post-American World"(W.W. Norton & c.). 
Piu' del declino degli Usa, e' il boom di altri Paesi ad aver scompaginato gli equilibri, dice il giornalista. Convinto che gli Usa abbiano pero' quattro forti ragioni per guardare con fiducia al proprio ruolo nel futuro. Altrettanti motivi di amarezza, per un lettore italiano. Visto che si tratta proprio di quattro punti deboli del sistema Italia. Qui il sommario

Da un sondaggio del mese scorso 81 americani su 100 si sono detti convinti che il Paese sia su una strada sbagliata. Negli ultimi 25 anni non era mai succeso, oserva Zakaria. Convinto che il diffuso senso si frustrazione e delusione vada ben al di la' delle cifre sulla disoccupazione e la recessione che affliggono il Paese. 
Gli americani percepiscono che si sta profilando un mondo diverso, in cui il loro Paese non primeggera' piu' come in passato, dice l'editoriale intitolato "The Rise of the Rest" .
 L'edificio piu' alto del mondo e' a Taipei e presto sara' a Dubai, la raffineria piu' grande e' in India, l'industria del cinema piu' grossa non e' piu' a Hollywood ma in India, Bollywood. Persino il piu' grande casino' non e' piu' a Las Vegas ma a Macao. Mentre gli Usa hanno perso il primato anche nel loro sport preferito, lo shopping. E il Mall of America del Minnesota, un tempo centro commerciale numero uno al mondo, oggi non figura nemmeno fra i primi dieci.
Secondo Zakaria, e' stata una congiuntura positiva a propiziare la crescita esplosiva di nuove potenze economiche, come Cina, India e Russia.  In un mondo che paradossalmente non e' mai stato meno violento e agitato da sconvolgimenti. Anche se la percezione dell'opinione pubblica e' opposta. Semplicemente, dice Zakaria, perche' il progresso dei media ci porta rapidamente in casa notizie di disastri da ogni parte del mondo. Mentre nei decenni scorsi tragedie immani come quella del'Indocina, del Congo o del Ruanda hanno avuto un risalto molto inferiore. 
E anche la violenza della criminalita' metropolitana cifre alla mano, dice il giornalista, non e' affatto in aumento.    
L'ingresso sulla ribalta di nuove potenze mondiali in vertiginosa crescita sta ridimensionando il ruolo degli Usa,  rileva Zakaria. Convinto pero' che gli Stati Uniti abbiano concreti motivi per guardare al proprio futuro con ottimismo. Ed elenca quattro ragioni pricipali. 
1) Gli Usa sono un Paese straordinariamente duttile, capace di trasformare le difficolta' in opportunita', adattandosi a scenari nuovi.
2) Il cuore dei nuovi settori strategici hi tech del futuro, nanotecnologie e biotecnologie, e' fortemente concentrato negli Stati Uniti, che in questo settore non temono concorrenza.
3) Il settore che meglio funziona negli Usa e non ha rivali al mondo e' quello del'istruzione: Universita' capaci di attirare talenti da tutto il mondo e di sfornarne altrettanti. Una base fondamentale per costruire il futuro. 
4) Gli Usa non sono un Paese vecchio. E mentre l'Europa tra cinque o dieci anni come eta' media potra' assomigliare alla Florida, dove si concentrano una parte degli anziani di America, il Paese sa rafforzarsi con robusti innesti di forze giovani e nuove, grazie all'immigrazione. 
Quattro motivi di speranza per gli Usa. 
Osservazione personale: purtroppo sembrano altrettanti punti deboli del sistema Italia...  

Continua a leggere...

Zinc Design e Marimekko, curiosita' per la casa a Fillmore



Arredamento e oggettistica dal design ricercato, nel negozio Zinc Design di Fillmore, storica strada della musica di San Francisco.
In catalogo ed in vetrina articoli di designer celebri di tutto il mondo (Italia compresa, con Alessi e Artemide).
Un posto particolare viene assegnato alla produzione della Marimekko, che produce abbigliamento e  articoli tessili per la casa dalle soluzioni grafiche originali. 
La casa finlandese ha una serie di negozi propri in Scandinavia, e' presente in diversi concept store all'estero e vende suoi articoli anche in Italia. 
 Qui la galleria fotografica.



Continua a leggere...