sabato 7 giugno 2008

Jacquelinetalbot, micronegozio di stile ad Hayes Street



Ha preso il nome da marito e moglie proprietari, e' un ottimo esempio di come con fantasia e un pizzico di creativita' si possa proporre un negozio originale con pochissimo.
Jacquelinetalbot, nella zona di Hayes Street in cui abbiamo scoperto di recente diversi negozi interessanti, ha solo pochi metri quadrati di superficie, zeppi di oggetti di abbigliamento accattivanti, capaci di incuriosire una clientela femminile di tutte le eta'. 
Il negozio color pastello e' stato premiato di recente come piu' innovativo della zona, anche il sito web, fatto davvero con poco, dimostra come fantasia e simpatia possano dare dignita' e personalita' ad un negozietto. Quasi tutte entusiastiche le recensioni del sito di giudizi dei consumatori Yelp.
Qui la galleria fotografica.


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Anthropologie, nuova visita al negozio di Carmel



Nuova visita al negozio di Carmel di Anthropologie, di cui avevamo parlato lo scorso aprile in due post, qui  e qui.
Anche per le proposte primavera-estate, l'originale allestimento che mescola abbigliamento, arredamento, oggettistica e libri e' tra i piu' interessanti visti sinora.  
Qui la galleria fotografica.

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mercoledì 4 giugno 2008

Flight 001, viaggio come pretesto per oggetti di tendenza



All'apparenza sembra un semplice negozio di articoli da viaggio. In realta' Flight 001 e' ispirato da un progetto molto raffinato. 
Turismo solo come pretesto, per una gamma piuttosto ampia di bagagli e accessori, molti dei quali eleganti ed eccentrici, talvolta estremamente sofisticati e destinati ad un pubblico facoltoso. Come spiegare altrimenti la proposta di autentici carrelli portavivande da aereo "vintage", con graffi originali, al prezzo di 1.450 dollari?
Raccomandatoci da amici, il negozio di Hayes Street propone una selezione di prodotti originali che riscuotono un certo successo, a giudicare dalla rassegna stampa e dalle numerose recensioni positive dei clienti.
Qui alcune foto del negozio di San Francisco.


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lunedì 2 giugno 2008

Alla scoperta della Bay Area, un primo bilancio - 1 La societa'



Ci avviamo verso l'ultima parte del nostro lavoro nella Bay Area, San Francisco e dintorni, per scoprire stili e trend, nel costume e negli acquisti, di questa parte della societa' americana. 
Ecco un primo bilancio, che proponiamo diviso in due capitoli: societa' e tendenze. 
Questa la prima parte.Qui il sommario

CRISI DI IDENTITA' - Non ci sono dubbi. La societa' americana sta attraversando un periodo molto difficile, che va ben oltre la recessione economica. Forse senza precedenti, secondo alcuni,  in termini di sfiducia, in un Paese orgoglioso, patriottico ed abituato ad avere alta considerazione di se'. 
Dollaro debole, crisi dei mutui e aumento dei prezzi segnano pesantemente i consumi in genere, mente il costo della benzina (in California per la prima volta oltre i quattro dollari al gallone) ha drasticamente ridimensionato il potere d'acquisto, in particolare della middle class. E le guerre in corso in Iraq e Afghanistan gravano ulteriormente sul morale e la situazione finanziaria del Paese. Contemporaneamente, come ha rilevato di recente Newsweek, la massima potenza del pianeta deve fare i conti con una realta' inattesa: il boom di Paesi come Cina e India sta delineando nuovi equilibri ed il mondo si avvia verso una fase "post-americana".

IL NORD CALIFORNIA - L'area di San Francisco, che comprende alcune delle zone piu' ricche e tassate  degli Usa, come la Silicon Valley, non e' immune dalla crisi. Che segna anche il profondo rosso dei conti dello Stato della California, il piu' popoloso del Paese, salito nelle previsioni a venti miliardi di dollari. Nonostante questo, l'area straordinariamente vivace dal punto di vista imprenditoriale e finanziario, registra una presenza, straordinaria nella percentuale rispetto agli abitanti, di ricchi e ricchissimi, come da questo recente post

CONSUMI CONTRATTI - La crisi economica trova riscontro nella contrazione diffusa dei consumi (negozi e centri commerciali sono raramente affollati). Ed in contraddizioni stridenti. Bastano pochi minuti a piedi, nella centralissima Market Street, per passare dalla zona dello shopping e dei negozi celebri a edifici degradati con un'umanita' allo sbando che bivacca sui marciapiedi. Anche se l'impennata degli affitti provocata dalla bolla delle dot.com al'inizio del Duemila ha di fatto allontanato da buona parte dell'area le fasce meno abbienti. 
 
POCHI AFROAMERICANI MOLTI ASIATICI -Nella Bay Area La popolazione afroamericana si e' concentrata a Oakland, dall'altra parte della Baia, ed e' quasi assente a Silicon Valley. 
Questo, secondo alcuni esperti interpellati, spiega anche il ridimensionamento nell'area di fenomeni di "street styles", presenti in are metropolitane come quelle di Chicago o Detroit. A San Francisco, queste tendenze urbane sono per lo piu' espresse creativamente in diverse elaborazioni grafiche di giovani artisti, proposte da molti negozi (ne abbiamo parlato qui , equi) non in veri stili aggressivi di affermazione e magari specchio di disagio sociale dei piu' giovani. 
La composizione sociale dell'area, in particolare Silicon Valley (dove nuovi immigrati e loro figli sono maggioranza),  e' assai particolare. Infatti ad una bassissima percentuale di afroamericani e di immigrati islamici, corrisponde una forte presenza di  popolazione asiatica: Cina. India, Taiwan, Corea ecc. Questo la rende particolarmente interessante nello studio delle tendenze, visto il delinearsi  in futuro di una fascia di consumatori giovani, colti, accomunati dalla dimestichezza con la lingua inglese e le nuove tecnologie, di cui abbiamo parlato nel post dedicato alla Generazione Globale Why.      


HIGH TECH QUOTIDIANO - Le tecnologie sono parte integrante della vita quotidiana, ma con  modalita' assai diverse da quelle italiane. 
Successo degli smart phones e dell'iPhone di Apple in particolare (che si appresta a sbarcare in Italia), meno diffusi pero' che in Giappone, la presenza e l'uso dei telefonini e' molto meno invasivo e molesto che da noi. 
Di contro, Internet e' un'appendice della vita sociale di tutti i giorni e di fatto non c'e' fenomeno sociale, dall'aggregazione alla cultura, dal mondo degli affari a quello delle istituzioni locali e nazionali, che non sia presente in Rete. 
" A San Francisco se non e' su Internet vuol dire che non esiste", ci ha detto una volta il direttore dell'Istituto Italiano di Cultura di San Francisco.  
Rivoluzionario rispetto all'Italia invece l'uso del laptop, per la diffusione del telecommuting, il telelavoro, lontano dall'ufficio, a casa o addirittura in locali pubblici dotati di connessione wireless.
     Il fenomeno, che viste le dimensioni ha un effetto benefico sul contenimento degli spostamenti metropolitani di pendolari, e' strettamente legato ad una mentalita' ispirata dal principio della responsabilita' individuale proprio della societa' protestante anglosassone. Come a scuola si da' per scontato che non si copi, per un motivo d'onore, e' altresi' implicito che chi lavora lontano dall'ufficio per senso del dovere rispetti impegni e obblighi, senza bisogno di controlli da parte dell'azienda.        
L'hi tech e' presente anche con display in molte aziende di piccole dimensioni (dove schermo e citofono sostituiscono quasi sempre gli addetti alla reception) ed in diversi negozi, con possibilita' spesso di interazione con la clientela (promozioni, informazioni ampie non solo sul prodotto ma su temi e articoli attinenti) con ampi margini di potenziamento. 

CULTURA E NOVITA' - Citta' che ha coltivato pluralita' etniche, culturali e di costume attraverso la tolleranza, San Francisco ha favorito con questa apertura mentale la rivoluzione informatica. Ma dalla nostra esperienza sinora non e' fucina di altrettante innovazioni nel campo dell'abbigliamento o della casa, mentre il design ha espresso diverse opere di rilievo nel capo dell'architettura. 
Nella vita quotidiana sembra prevalere un tono di sobrieta' lontano dai bagliori mondani e dal lusso di New York e Los Angeles. un tono che sembra riflettersi anche nella sua vita culturale. Ricca di una creativita' polvizzata in una miriade di iniziative, mostre ed happening ma relativamente povera di grandi eventi di portata internazionale.Qui il resto del post

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San Francisco Magazine racconta i ricchissimi della citta'



Nella Bay Area, la zona che comprende San Francisco e Silicon Valley, oltre 265.000 famiglie (oltre 1%) superano il milione di dollari di reddito, l1% i 5 milioni. E 50.000 famiglie nella regione hanno piu' di due miloni in beni liquidi (risparmi, azioni e titoli vari, esclusi beni immobiliari. Sulle cifre impressionanti sulla ricchezza nella zona (fonti rispettivamente TNS Financial Services e Claritas) il San Francisco Magazine ha realizzato il servizio di copertina, firmato da un giornalista gia' reporter di Wall Street Journal e Los Angeles Times.

Sono le percentuali sulla popolazione il fenomeno piu' ecltante, dice il settimanale, sottolineando come un 2% di famiglie con oltre due milioni di dollari di reddito sia una cifra che fa impallidire al confronto are con piu' ricchi ma molto piu' popolate, come New York, Los Angeles, Chicago o Boston e che solo Washington Dc ha una percentuale piu' alta rispetto a San Francisco e dintorni.
E nela fascia piu' alta il fenomeno e' ancora piu' rilevante, visto che tra i 1.125 miliardari della classifica Firbes sui piu' ricchi dle mondo, 47 abitano nella Bay Area, come Sergei Brin e Larry Page di Google o Larry Ellison di Oracle. E che nella classifica delle citta' dei supermiliardari, San Francisco si piazza all'ottavo posto, con 19 sui abittanti con piu' di 3,1 miliardi di dollari ciascuno. Ma preceduta da citta' (Mosca, New York, Londra, Hong Kong Mumbay, Dallas, Tokyo) molto piu' popolate. Come Los Angeles, che conta 24 miliardari ma con cinque volte gli abitanti di San Francisco.
Una ricchezza piu' consolidata e al riparo da rovesci del passato, come la bolla di Internet del 2001, dice la rivista, perche' i ricchisimi hanno investito in immobili (facendo salire i prezzi per la disperazione della middle class) e perche' l'area e' al centro di tre importanti trend: il flusso di imprenditori cinesi che tornano in patria, fondano un'azienda e fanno la spola tra Cina e Bay Area, creando prosperita' sulle due sponde del Pacifico; la straordinaria proliferazione di strumenti finanziari (75 societa' di private equity, circa 400 hedge founds); terzo fattore, la tecnologia, che nel 2006 ha attirato venture capital per 9,5 miliardi di dollari, distribuendo solo a mille dipendenti Google oltre cinque milioni di dollari ciascuno in stock grants ed options.
Come spendono i loro soldi questi ricchissimi? Qui un'interessante tabella che immagina una famiglia tipo. 
Tra mutui, tasse, attivita' sportive, scuola, bellezza e tempo libero, circa 30mila dollari l'anno in arredamento e casalinghi, 67mila dollari in abbigliamento per tutta la famiglia.

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domenica 1 giugno 2008

Creativita' dell'artigianato locale, il design emergente al Capsule Festival



Lo abbiamo visitato la settimana scorsa, ecco una rassegna delle proposte viste al Capsule Design  Festival, tra Hayes e Octavia Street a San Francisco. Aziende artigianali da diverse localita' della West Coast, materiali riciclati, fantasia grafica e un pizzico di eccentricita' i temi conduttori. Qui il sommario

Saunders Art propone decorazioni grafiche per scarpe, indumenti, murales e pareti di interni. 
Sweet Meats e' invece una linea di cuscini e oggetti morbidi dal disegno stilizzato ispirato a pezzi di carne e salumi. 
De La Luna Designs raccoglie le creazioni di una stilista di origine sudamericana, in particolare decorazioni multicolori su capi di abbigliamento in pelle, portafogli, stivali. 
Personaggio bizzarro, Brian Vann realizza in particolare borsette colorate con motivi grafici e di fantasia.
Un caso particolare, quello di Acuarelas, azienda messicana a conduzione familiare che sembra non avere sito web. Realizza borse con una particolare tcnica di intreccio di materiale riciclato, in particolare carta colorata, giornali e involucri di dolciumi. Pezsi fatti a mano, richiedono da una a tre giornate di lavoro l'uno, sono borsette che abbiamo gia' trovato in alcuni negozi ricercati a San Francisco e Palo Alto. 
Abbigliamento con disegni tutti ispirati agli animali per la nuova Animal Istincts, decorazioni di fantasia per caschi da ciclista e motociclista nelle proposte di Roar Helmets , borse e astucci bizzarri e straampalati le ultime creazioni della linea NonSense della stilista di Oakland Karen Lewis. Borsette artigianali e sofisticate quelle prodotte dalla stilista Peggy Airey-Van Diem, con il marchio Sausburg,  patchwork con motivazioni floreali per Petals, mentre Satchel Studio propone invece elaborazioni grafiche fra temi onirici e pop su borsette e decorazioni.
Particolarmente originale l'offerta di Junxtaposition,  che realizza gioielli vintage riciclando tra l'altro materiali retro' come tasti di macchina da scrivere o congegni di orologi. 
Curiose anche le fibbie di "The Urge to adorn", decorate con svariate tematiche, dal pop ai ritratti d'epoca alle illustrazioni floreali e zoologiche.
Abiti vintage, talvolta molto sofisticati, ma tutti realizzati riciclando materiali, nelle linee proposte da Taxi Cdc (Corrugated Design Collective), che da Los Angeles si sono diffusi in negozi di tutti gli Usa, con presenze anche in Canada e Giappone.
Infine, grafica ricercata ed ispirata a temi da graffiti metropolitani nelle magliette di Teruo,
 progetto collettivo di diversi designer diffuso in molti negozi della California, disegni delicati per capi realizzati in pochi esemplari per la piccola casa di San Francisco My Windup Bird.

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