Abbiamo scattato qualche foto della vasta scelta proposta da un solo negozio nel cuore di San Francisco, l'Old Navy di cui abbiamo parlato in questo recente post, che puo' dare un'idea del successo e della fantasiosa varieta' di questi semplici prodotti.
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venerdì 23 maggio 2008
San Francisco, plastic shoes mania all'Old Navy
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lunedì 19 maggio 2008
Jawbone rinnova il suo auricolare di culto, a meta' strada fra hi tech e gioiello
Lanciato a fine 2006, come segnalato da questo blog, l'auricolare per Bluetooth, Jawbone, e'stato appena aggiornato con l'uscita di un modello rinnovato.
Si tratta di un congegno diventato un piccolo oggetto di culto e di tendenza, per la nicchia di patiti di hi tech di fascia alta. Tecnologia ereditata dalle applicazioni militari per ridurre il rumore (vedi dimostrazione in video).
Dell'auricolare ha appena scritto sul web, parlandone in un video, anche Walt Mossberg, editorialista del Wall Street Journal.
Al di la' delle' qualita' tecniche ed estetiche del nuovo auricolare, il nuovo Jawbone, prodotto da un'azienda di San Francisco chiamata Aliph, e' un'occasione in piu' per riflettere sulle potenzialita' di valorizzazione estetica e caratterizzazione di molti gadget tecnologici. ne avevano parlato in un precedente post, a proposito delle cuffiette personalizzate, rimandando alle osservazioni su una fascia globale di potenziali utenti particolarmente interessante, definita Generazione Why.
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lunedì 12 maggio 2008
Newsweek e il mondo post-americano: gli Usa superati anche nello shopping
E' quanto scrive nel suo ultimo editoriale (sintetizzato in un video) Fareed Zakaria, americano di origine indiana, direttore dell'edizione internazionale di Newsweek, con un estratto dal suo libro di imminente pubblicazione, "The Post-American World"(W.W. Norton & c.).
Piu' del declino degli Usa, e' il boom di altri Paesi ad aver scompaginato gli equilibri, dice il giornalista. Convinto che gli Usa abbiano pero' quattro forti ragioni per guardare con fiducia al proprio ruolo nel futuro. Altrettanti motivi di amarezza, per un lettore italiano. Visto che si tratta proprio di quattro punti deboli del sistema Italia. Qui il sommario
Da un sondaggio del mese scorso 81 americani su 100 si sono detti convinti che il Paese sia su una strada sbagliata. Negli ultimi 25 anni non era mai succeso, oserva Zakaria. Convinto che il diffuso senso si frustrazione e delusione vada ben al di la' delle cifre sulla disoccupazione e la recessione che affliggono il Paese.
Da un sondaggio del mese scorso 81 americani su 100 si sono detti convinti che il Paese sia su una strada sbagliata. Negli ultimi 25 anni non era mai succeso, oserva Zakaria. Convinto che il diffuso senso si frustrazione e delusione vada ben al di la' delle cifre sulla disoccupazione e la recessione che affliggono il Paese.
Gli americani percepiscono che si sta profilando un mondo diverso, in cui il loro Paese non primeggera' piu' come in passato, dice l'editoriale intitolato "The Rise of the Rest" .
L'edificio piu' alto del mondo e' a Taipei e presto sara' a Dubai, la raffineria piu' grande e' in India, l'industria del cinema piu' grossa non e' piu' a Hollywood ma in India, Bollywood. Persino il piu' grande casino' non e' piu' a Las Vegas ma a Macao. Mentre gli Usa hanno perso il primato anche nel loro sport preferito, lo shopping. E il Mall of America del Minnesota, un tempo centro commerciale numero uno al mondo, oggi non figura nemmeno fra i primi dieci.
Secondo Zakaria, e' stata una congiuntura positiva a propiziare la crescita esplosiva di nuove potenze economiche, come Cina, India e Russia. In un mondo che paradossalmente non e' mai stato meno violento e agitato da sconvolgimenti. Anche se la percezione dell'opinione pubblica e' opposta. Semplicemente, dice Zakaria, perche' il progresso dei media ci porta rapidamente in casa notizie di disastri da ogni parte del mondo. Mentre nei decenni scorsi tragedie immani come quella del'Indocina, del Congo o del Ruanda hanno avuto un risalto molto inferiore.
E anche la violenza della criminalita' metropolitana cifre alla mano, dice il giornalista, non e' affatto in aumento.
L'ingresso sulla ribalta di nuove potenze mondiali in vertiginosa crescita sta ridimensionando il ruolo degli Usa, rileva Zakaria. Convinto pero' che gli Stati Uniti abbiano concreti motivi per guardare al proprio futuro con ottimismo. Ed elenca quattro ragioni pricipali.
1) Gli Usa sono un Paese straordinariamente duttile, capace di trasformare le difficolta' in opportunita', adattandosi a scenari nuovi.
2) Il cuore dei nuovi settori strategici hi tech del futuro, nanotecnologie e biotecnologie, e' fortemente concentrato negli Stati Uniti, che in questo settore non temono concorrenza.
3) Il settore che meglio funziona negli Usa e non ha rivali al mondo e' quello del'istruzione: Universita' capaci di attirare talenti da tutto il mondo e di sfornarne altrettanti. Una base fondamentale per costruire il futuro.
4) Gli Usa non sono un Paese vecchio. E mentre l'Europa tra cinque o dieci anni come eta' media potra' assomigliare alla Florida, dove si concentrano una parte degli anziani di America, il Paese sa rafforzarsi con robusti innesti di forze giovani e nuove, grazie all'immigrazione.
Quattro motivi di speranza per gli Usa.
Osservazione personale: purtroppo sembrano altrettanti punti deboli del sistema Italia...
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