
Messi a dura prova dall'impennata dei prezzi della benzina e degli alimentari, i consumatori americani stanno ricorrendo a modi fantasosi per risparmiare.
Lo ha scritto nei giorni scorsi il New York Times , in un articolo rilanciato da siti specializzati, come Speciality Retail.
Secondo il quotidiano, che cita anche ad esempio alcuni casi particolari, classe media e lavoratori stanno riducendo le spese per il ristorante mangiando piu' spesso a casa, passano da marchi piu' costosi ad altri piu' a buon mercato. Voli piu' economici alle ore piu' impensate, a tavola un po' piu' pasta e un po' meno carne, piu' film a noleggio che al cinema completano il quadro di un cambiamento significativo ed eloquente, dice il giornale. Che indica spostamenti verso merci a prezzi piu' bassi sia negli alimentari che nella scelta di motel.
Con un gallone (3,78 litri) di latte a quattro dollari e 3,60 nella media nazionale della benzina (che almeno in California ha toccato a sua volta i 4 dollari), le spese si sono contratte.
In marzo, dice ancora il New York Times citando dati MasterCard SpendingPulse, gli americani rispetto allo stesso mese 2007 hanno speso meno per l'abbigliamento femminile (4,9%), articoli di lusso (1,3%), biglietti aerei (1,1%). Nelle tabelle del quotidiano, anche un calo del 3,1% nell'arredamento e del 5,4% nell'abbigliamento maschile.
La crisi non colpisce indistintamente tutti i settori, dice il quotidiano, rilevando che nell'home entertainment ad esempio, risultano in crescita sia le vendite di grandi tv a schermo piatto che di videogiochi.
Ma diverse catene commerciali stanno facendo i conti con vendite in calo, come nei reparti abbigliamento di grandi magazzini quali Macy's, Kohl's e J.C.Penney. Cosi' come nell'arredamento per aziende come Bombay e Domain, che come ricorda il quotidiano hanno entrambi presentato richiesta per la tutela della procedura fallimentare.
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