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sabato 20 settembre 2008

LA 13 - I negozi di tendenza di Venice




Si chiamava Abbot Kinney l'imprenditore che volle realizzare all'inizio del Novecento il bizzarro sogno di far sorgere a pochi chilometri da Santa Monica,  una copia californiana di Venezia, con tanto di canali navigabili.
Il sogno divenne realta' nel 1905, anche se Venice sulla spiaggia del Pacifico non poteva avere il naturale ricambio d'acqua della laguna veneziana e la manutenzione dei suoi canali divenne quasi impossibile.
Venice e' stata a lungo una delle localita' piu' originali e trendy dell'area di Los Angeles, con un lungomare celebre per la bizzarra umanita' e architettura d'avanguardia nelle sue ville sui canali.
E Abbot Kinney Boulevard e' la via principale dello shopping (che propone anche una visita virtuale, sul proprio sito web). 
L'abbiamo visitata trovando idee particolarmente interessanti nel campo del design. Come si puo' vedere in questa galleria, ed in quest'altra.

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domenica 15 giugno 2008

Alla scoperta della Bay Area, un primo bilancio - 2 Le tendenze



Seconda parte del nostro rapporto su stili e consumi nella Basy Area. Dedicato alle tendenze culturali e nei consumi.

ECOLOGISTI, SOBRI ED ECCENTRICI - I caratteri predominanti, nelle tendenze culturali che si rispecchiano nei consumi, riscontrati sinora nella Bay Area, sono sostanziamente tre. 
Il primo, ispirato a consapevolezza, sensibilita' e forte impegno su temi ecologici nella scelte della vita quotidiana, talvolta sino all'eccesso.  
Il secondo, ispirato dalla tradizione californiana, caratterizzato da una estrema sobrieta' nel vestire, che rispecchia l'assoluta informalita' nei rapporti e nel mondo del lavoro, dove giacca e cravatta sono l'eccezione. 
Quasi in contrasto col terzo carattere, l'eccentricita', che in una societa' straordinariamente tollerante nei confrorti delle diversita', culturali, religiose e di costumi, anche sessuali, tradizione di una citta' nata sulla scia della corsa all'oro da un crogiolo di umanita' disparata, non si manifesta pero' nel vestire quotidiano. 

ECOLOGIA, NATURA E SPORT - Assieme all'attenzione per un'alimentazione genuina (la parola "organic" si spreca sulle etichette dei cibi, mentre gli organismi geneticamente modificati non vengono indicati), la sensibilita' per l'ambiente si riflette nella forte diffusione tra i prodotti sul mercato di materiali di riciclo, talvolta reinventati in modo creativo, nell'arredamento, cosi' come nell'abbigliamento, dove abiti usati e vintage sono presenze costanti. Terreno favorevole per linee nuove, come Rugby di Ralph Lauren.
Legata all'ambiente anche la vocazione per le attivita' sportive e la vita all'aria aperta, con alcuni sport di costume divenuti fenomeni di culto, come il surf e lo skateboard che ispirano stili, culture, linee di abbigliamento e negozi, in una citta' in cui il clima puo' variare addirittura da un quartiere all'altro, invogliando a scegliere abiti semplici e prima di tutto confortevoli. 
L'ecologia come business caratterizza intanto anche la prospettiva di Silicon Valley, dove una parte delle attivita' e degli investimenti si sta spostando dall'informatica al settore delle energie rinnovabili, ritenute la vera scommessa del futuro. Qui e qui due esempi che riguardano italiani della Baia.

ECCENTRICITA' - Carateristica tipica di San Francisco, l'eccentricita' come abbiamo detto trova poco spazio nell'abbigliamento di tutti i giorni, fatta eccezione per la presenza di stili vintage, nella citta' che e' stata la patria del movimento hippy, come abbiamo rilevato nelle nostre escursioni ad Hight Ashbury . Piu' marcata questa eccentricita', che esplode in eventi come la bizzarra Bay To Breakers, caratterizza piccoli marchi, come Distilled e la si riscontra nella ricerca grafica che contraddistingue parte dell'abbigliamento giovanile, come nel caso dei negozi specializzati FoxHead , o in alcuni prodotti artigianali, come quelli presentati al recenteCapsule Design Festival.
 Creativita' e faidate sono due aspetti importanti attraverso i quali si esprime questa eccentricita'. Alcune delle bizzarre idee in vetrina al Maker Faire, svoltosi a San Mateo meno di un mese fa, hanno uno sbocco commerciale, ( e' il caso dei "disegni di luce" di Lightdoodles).
 Ma anche case affermate di retail propongono ai clienti articoli assemblati con un personale faidate (ne abbiamo parlato a proposito di  costumi da bagno Gap e di magliette retro' di Rugby). 

CASA E CUCINA - Non mancano proposte interessanti, come rilevato a proposito delle cucine nei nostri post su Sur la Table o Williams-Sonoma. O parlando di design innovativo in questopost su Fillmore e in quest'altro che riguarda invece Castro. Ma sono proposte raffinate non molto diffuse, rispetto alla ricchezza ed al livello culturale della citta'. Che vanno inquadrate in un contesto in cui la tradizione locale, e la disponibilita' per le famiglie agiate di ampie superfici, vedono la presenza di arredamenti massicci e ingombranti, molto lontani dal gusto e dagli spazi abitativi italiani.  

RETAIL SENZA BARRIERE -  A fianco di pochi casi di linee creative nate nella Baia e giunte a risonanza internazionale (e' il caso di bebe)
 le proposte piu' interessanti, sulle quali abbiamo non a caso insistito con diversi post, riguardano casi di retail in cui arredamento, articoli per la casa e abbigliamento sono proposti tutti assieme con una sapiente regia nell'allestimento dei negozi. E' il caso soprattutto di Urban Outfitters, (di cui abbiamo parlato quiqui e qui) e di Anthropologie qui , qui e qui).
 Ma anche di un negozio rivolto ai giovani ed innovativo come quello di RVCA di cui abbiamo parlato in questo post su Haight Ashbury , che all'abbigliamento abbina creazioni di giovani artisti di strada, e comprende nel suo punto vendita anche una galleria d'arte.

 MADE IN ITALY E VENDITE ONLINE - Nel campo dell'abbigliamento come del design di fascia alta, un  fenomeno riscontrato dal nostro lavoro (e che ovviamente abbiamo ritenuto di non approfondire) e' stata la conferma del successo del made in Italy, in una citta' che con una forte presenza di immigrati di origine italiana coltiva un'altra passione per il Belpaese, esplosa negli ultimi anni tra ristoranti e specialita' diffuse nei supermercati: quella per la sua gastronomia. Questa particolare attenzione per i prodotti italiani fa ipotizzare un potenziale interesse per nuove proposte, nell'abbigliamento e nel design d'arredo. Che non necessariamente dovrebbero passare per punti vendita. Un aspetto da non sottovalutare, in un'area fortemente tecnologicizzata, e' infatti la propensione agli acquisti online da parte di consumatori molto piu' attenti alle novita' di Internet che alle vetrine.     

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martedì 10 giugno 2008

Old Navy e Rugby, raffinati videoclip online protagoniste modelle e commesse



Videoclip per catturare l'attenzione del pubblico giovanile e stabilire un rapporto di fideizzazione. 
E' la strategia seguita da Old Navy, del gruppo Gap, e da Rugby, Ralph Lauren, che pubblicano regolarmente sui propri siti una galleria di video di prima qualita'.
Protagoniste  per Old Navy sono modelle, spesso affermate, impegnate in filmati a cadenza mensile che a volte sono piccole storie a soggetto, altre semplici spot.
Rugby affida invece alle proprie commesse il ruolo di guida in viaggi nella zona del rispettivo negozio (ultima proposta, da Palo Alto, un percorso nella tradzione del surf sul Pacifico ad Half Moon Bay), alla ricerca di curiosita' capaci di catturare l'atmosfera e lo stile di una citta'.

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sabato 31 maggio 2008

Hannspree, fantasia e gioco nel design degli schermi piatti



Fantasia nel design del display a schermo piatto, con un gusto per il gioco, nei prodotti Hanspreee, societa' di Taipei che nel 2004 proprio da San Francisco e' partita alla conquista dell'Occidente e ora e' presente anche in Europa.
Ecco in una serie di immagini alcuni dei bizzarri schermi proposti nel negozio di San Francisco.

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lunedì 19 maggio 2008

Jawbone rinnova il suo auricolare di culto, a meta' strada fra hi tech e gioiello



Lanciato a fine 2006, come segnalato da questo blog, l'auricolare per Bluetooth,  Jawbone, e'stato appena aggiornato con l'uscita di un modello rinnovato.
Si tratta di un congegno diventato un piccolo oggetto di culto e di tendenza, per la nicchia di patiti di hi tech di fascia alta. Tecnologia ereditata dalle applicazioni militari per ridurre il rumore (vedi dimostrazione in video).
Dell'auricolare ha appena scritto sul web, parlandone in un video, anche Walt Mossberg, editorialista del Wall Street Journal. 
Al di la' delle' qualita' tecniche ed estetiche del nuovo auricolare, il nuovo Jawbone, prodotto da un'azienda di San Francisco chiamata Aliph, e' un'occasione in piu' per riflettere sulle potenzialita' di valorizzazione estetica e caratterizzazione di molti gadget tecnologici. ne avevano parlato in un precedente post, a proposito delle cuffiette personalizzate, rimandando alle osservazioni su una fascia globale di potenziali utenti particolarmente interessante, definita Generazione Why

Qui il resto del post

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venerdì 2 maggio 2008

ESCLUSIVA: test a tecnologia che potrebbe rivoluzionare il consumo responsabile



Vivere i propri valori e cambiare il mondo. Un appello ambizioso quello lanciato da una nuova start up californiana, con un piccolo sito ancora sperimentale, che promette di mettere la tecnologia al servizio dei consumatori per acquisti piu' responsabili.
"Restate collegati, novita' entro primavera" promette il sito di Taoit senza spiegare molto dell'iniziativa che riguardera' telefonini e web.
Grazie ad un contatto personale siamo in grado di anticipare di cosa si tratta. E l'idea, se funzionera', potrebbe rappresentare una piccola rivoluzione in alcuni settori del commercio. Qui il sommario

Secondo questa fonte autorevole, un gruppo di ricercatori dell'
Universita' di Berkeley sta mettendo a punto una tecnologia in grado di monitorare i prodotti in base a parametri quali il rispetto di standard ecologici, la sicurezza,  i diritti dei lavoratori coinvolti nella produzione.
I prodotti ritenuti rispettosi di questi principi verranno contraddistinti con una speciale etichetta, come un codice a barre, che il consumatore potra' leggere atraverso telefonini avanzati dotati di un rilevatore, decidendo di conseguenza se quel prodotto rispetta tali principi e dunque se acquistarlo o meno.
L'impiego di telefonini avanzati (smart phone) come futuri assitenti agli acquisti era stato trattato in questo precedente post.
 Ma e' facile intuire che se questa tcnologia prendera' piede dimostrandosi affidabile, potrebbe rappresentare una svolta nel campo degli acquisti consapevoli. 
Nel settore alimentare e nei cosmetici renderebbe piu' semplice l'individuazione dei prodotti affidabili. 
Ma in questi ed altri campi, potrebbe soprattutto diventare un forte elemento discriminante per moltissimi prodotti d'importazione, specie dalla Cina, di cui oggi e' spesso difficile documentare percorso, modalita' di produzione e affidabilita'. Premiando chi produce e vende nel rispetto di principi che stanno a cuore a sempre piu' consumatori attenti.  Qui il resto del post

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lunedì 7 aprile 2008

Il marketing con le email: ecco i migliori esperti online ai quali rivolgersi, consigliati da Inc.com


Lanciare un prodotto, una campagna pubblicitaria oppure soltanto contattare un grande numero di potenziali clienti. Attraverso la posta elettronica. 
Il sito specializzato Inc.com ha indicato alle aziende americae qali sono a suo giudizio i migliori esperti del settore ai quali rivolgersi.


Tra i consigli, per iniziare, dice Inc.com, ConstantContact fornisce gli strumenti adatti per riuscire a contattare un gran numero di potenziali clienti, anche alle aziende che non dispongono di mezzi tecnici sofisticati.
Per una variante di marketing, anche attraverso i telefonini, MobileStorm ha un servizio specializzato per i cellulari, oltre a quelli di posta elettronica e via fax.
Per le aziende piu' avanzate, che intendono diffondere email con piu' sofisticati messaggi HTML, il referente ideale e'  Campaign Monitor.
 Secondo Inc.com, e' invece Popularmedia ad offrire gli strumenti migliori per raggiungere il vasto popolo del sito di social network Facebook, fascia giovanile ritenuta particolarmente appetibile per il marketing.

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sabato 22 marzo 2008

Il business del futuro? L'economia del prezzo zero, dice Chris Anderson, direttore di Wired


L'anno prossimo Chris Anderson, direttore di Wired, pubblicherà un libro intitolato "Free!"su quella che ha definito la "Gift Economy" (economia a prezzo zero), propiziata dalla rivoluzione digitale. Nelle settimane scorse ne ha diffuso online un'estesa anticipazione corredata da un video.
Anderson, considerato uno dei massimi esperti di previsioni negli scenario sociologici, economici e informatici, aveva scritto qualche anno fa un altro saggio di successo, "The Long Tail", termine da lui ideato per descrivere modelli commerciali di retailer online come Amazon e Netfix.
Negli anni Cinquanta, dice Anderson nel video, un esperto della commissione atomica aveva previsto che con il boom del nucleare, l'energia elettrica sarebbe diventata cosi' a buon mercato che sarebbe costata troppo poco per misurarla e l'avremo sprecata....
Sbagliava, ma provate per gioco a pensare se avesse avuto ragione, se l'elettricità fosse diventata tanto a buon mercato da poterla sprecare, non poterne misurare il valore... un aspetto che tocca tutti i risvolti dell'economia. Tutto andrebbe a elettricità: le auto, il riscaldamento, avremmo impianti per la desalinazione del mare...irrigheremmo vaste zone del deserto perché costerebbe poco.
Quel che sta accadendo oggi e' che tre altre tecnologie che toccano tutti gli aspetti della nostro mondo, come l'energia, stanno diventando cosi' a buon mercato da non poter essere misurati.
Banda larga, archiviazione ed elaborazione dati, tutte le tecnologie della rivoluzione informatica stano provocando esattamente quello che era stato previsto che sarebbe successo con l'elettricità gratis.
Quel che sta accadendo ora e' che tre altre tecnologie stanno trasformando il mondo in molti aspetti, come l'avrebbe fatto l'avere elettricità gratuita.
E sempre più' business stanno diventando business aggiuntivi e sempre più servizi stanno diventando software. E sempre più' prodotti diventano dowloads. E si stanno anche spostando da un mondo in cui non sono così poco costosi da non poter essere misurati a a uno in cui lo sono.
E da uno in cui sono ogni anno più costosi ad uno in cui sono ogni anno meno cari. E questo significa che la destinazione finale complessiva è: gratis.
Il fatto che le societa' tecnologica oggi di maggior successo, Google, offra tutto gratis è la dimostrazione... offrono servizi software informazioni e contatti tutto gratis come fa Yahoo e sono societa che fanno enormi profitti che fanno miliardi di dollari, e sono legate ad un modello che offre i prodotti gratis.
Tutti gli elementi dell'economia digitale diventano meno cari. E tutta la linea continua a scendere, sempre più' vicina al fondo... non ha ancora toccato lo zero ma e' molto vicina. E la domanda è dove sta la differenza tra prezzo bassissimo e zero. E la differenza tra un centesimo e gratis e' la differenza tra dover decidere in modo consapevole come realizzare il prodotto e semplicemente farlo.
Che dire dell'economia in Wikipedia, in Craiglist... non c'è danaro che passa di mano in mano in queste economie, o non sono.
Queste sono quelle che chiamiamo economia del regalo ed era considerata un prodotto in fantasia, immaginazione, un cosa che esisteva solo nella testa di un uomo strampalato a Berkeley... e non c'e' pubblicità coinvolta, non ci sono scambi incrociati nascosti, con ricarichi su altri prodotti, e' tutta attività e prodotti gratuiti senza aspettative di un ricavo o uno scambio di danaro.
Cosi' penso che attraverso open source, blogosfera, social networking, contenuti generati dagli utenti stiamo vedendo la creazione e di un'economia del regalo su larga scala che davvero non esiste nell'economia tradizionale.
Ogni settore che diventa digitale e' destinato a diventare gratuito.

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martedì 18 marzo 2008

Nuove tendenze dello Street Style in un catalogo con animazione 3D



Si chiama 7x7 San Francisco una delle riviste di cultura, moda e nuove tendenze piu' originali della citta' calforniana, presente online con un sito web all'avanguardia
Collegato al servizio di copertina dell'ultimo numero, il sito propone un catalogo con slideshow in animazione 3D, intitolato "Stati di alterazione", sulle novita' della moda Street Style. 
Interessante, per il modo di raccogliere con i modelli tutti i riferimenti utili al consumatore, in una soluzione di web graphic particolarmente accattivante.


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lunedì 17 marzo 2008

Ceiba, moda "futuribile" abbinata a musica techno e sonic visual art


Due vetrine bizzarre con capi di abbigliamento e oggetti che sembrano usciti da film "futuribili" stile Blade Runner o Alien. 
Ma per Ceiba non e' che una delle articolazioni di un complesso progetto multimediale, che comprende musica, arte visiva e sonora e performance d'avanguardia all'insegna dle techno-psichedelico.
Il negozio e' uno dei piu' originali del distretto di Haight Ashbury, culla a San Francisco del movimento hippy e ancor oggi caratterizzato da uno stile vintage anni Settanta. 
Qui il sommario

Ceiba e' frutto della creativita' di
due artisti tedeschi, Peter Ziegelmeier, musicista techno e grafico del web , e Tina Zimmermann, artista visuale e scultrice che si esprime spesso con installazioni digitali.
Il piccolo negozio e' interessante per la forte connotazione di prodotto di nicchia altamente caratterizzato dal punto di vista dello stile, nell'ambito di un progetto che si esprime in esibizioni, spettacoli e un artcolato sito web. 

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mercoledì 27 febbraio 2008

Generazione Globale Why, boom fra i teenager delle cuffiette personalizzate


Sono dei singolari "accessori per accessori", sembrano aver incontrato una delle esigenze principali della Generazione Globale Why, di cui abbiamo parlato in un recente post: quello di personalizzare un tipo di consumo che e' comune ai propri coetanei.
Gli accessori in questione sono piccoli simboli attaccati agli auricolari da lettore Mp3, che stanno riscuotedo enorme successo, a quanto dice thecoolhunter.net , che aveva segnalato gia' un anno fa un'azienda specializzata, Emotibles.
Ma le idee che si dimostrano azzeccate attirano la concorrenza e ora un'altra azienda, Budclicks e' andata oltre, allargando la gamma di offerte e di stili, che possono interessare persone molto differenti.
Il fenomeno aveva attirato l'attenzione persino del New York Times  e sembra essere un eloquente esempio di come un piccolo prodotto possa soddisfare un diffuso bisogno di personalizzare oggetti comuni.

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sabato 9 febbraio 2008

Il telefonino diventera' assistente allo shopping, dice Retail Wire


Il sito web della rivista RetailWire offre un'interessante riflessione sulle opportunita' che la diffusione dei telefonini tra i consumatori americani (250 milioni di esemplari) offre al settore del retail. E non solo nel marketing.
In particolare gli smart phones, come iPhone, consentono l'adozione di nuove applicazioni che possono arricchire l'esperienza dello shopping.
Slifter, provider di soluzioni per i cellulari,  lavora con aziende come Toys R Us, Best Buy, Macy's e Wal-Mart e quest'anno lancera' strumenti basati sul web, che consentiranno di condividere liste di shopping sui telefonini, permettendo ai consumatori di avere informazioni sul loro apparecchio su un particolare prodotto indicandone il nome ed il codice postale della zona. 
Sul telefonino compariranno informazioni sull'articolo, la disponibilita' nella zona, dislocazioni e numeri di telefono dei negozi.
Un'altra applicazione chiamata Shopping, realizzata da StoreXperience, funzionera' come un assistente agli acquisti con suggerimenti e raccomandazioni al cellulare, consentendo al tempo stesso di studiare, realizzare e sostenere campagne pubblicitarie in tempo reale, assieme ad un monitoraggio dei consumatori.
Il presidente di StoreXperience pensa che siano i consumatori fra i 18 ed i 40 anni il target preferito di questi strumenti che agiscono in real time.
Caricando un semplice software che gli arriva sul telefonino come un messaggio, girando per i negozi i consumatori potranno consultare informazioni dettagliate inserite con dati su particolari etichette dei prodotti, che funzionano come codici a barre lette dalle fotocamere dei cellulari.   

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