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lunedì 19 maggio 2008

Jawbone rinnova il suo auricolare di culto, a meta' strada fra hi tech e gioiello



Lanciato a fine 2006, come segnalato da questo blog, l'auricolare per Bluetooth,  Jawbone, e'stato appena aggiornato con l'uscita di un modello rinnovato.
Si tratta di un congegno diventato un piccolo oggetto di culto e di tendenza, per la nicchia di patiti di hi tech di fascia alta. Tecnologia ereditata dalle applicazioni militari per ridurre il rumore (vedi dimostrazione in video).
Dell'auricolare ha appena scritto sul web, parlandone in un video, anche Walt Mossberg, editorialista del Wall Street Journal. 
Al di la' delle' qualita' tecniche ed estetiche del nuovo auricolare, il nuovo Jawbone, prodotto da un'azienda di San Francisco chiamata Aliph, e' un'occasione in piu' per riflettere sulle potenzialita' di valorizzazione estetica e caratterizzazione di molti gadget tecnologici. ne avevano parlato in un precedente post, a proposito delle cuffiette personalizzate, rimandando alle osservazioni su una fascia globale di potenziali utenti particolarmente interessante, definita Generazione Why

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venerdì 2 maggio 2008

ESCLUSIVA: test a tecnologia che potrebbe rivoluzionare il consumo responsabile



Vivere i propri valori e cambiare il mondo. Un appello ambizioso quello lanciato da una nuova start up californiana, con un piccolo sito ancora sperimentale, che promette di mettere la tecnologia al servizio dei consumatori per acquisti piu' responsabili.
"Restate collegati, novita' entro primavera" promette il sito di Taoit senza spiegare molto dell'iniziativa che riguardera' telefonini e web.
Grazie ad un contatto personale siamo in grado di anticipare di cosa si tratta. E l'idea, se funzionera', potrebbe rappresentare una piccola rivoluzione in alcuni settori del commercio. Qui il sommario

Secondo questa fonte autorevole, un gruppo di ricercatori dell'
Universita' di Berkeley sta mettendo a punto una tecnologia in grado di monitorare i prodotti in base a parametri quali il rispetto di standard ecologici, la sicurezza,  i diritti dei lavoratori coinvolti nella produzione.
I prodotti ritenuti rispettosi di questi principi verranno contraddistinti con una speciale etichetta, come un codice a barre, che il consumatore potra' leggere atraverso telefonini avanzati dotati di un rilevatore, decidendo di conseguenza se quel prodotto rispetta tali principi e dunque se acquistarlo o meno.
L'impiego di telefonini avanzati (smart phone) come futuri assitenti agli acquisti era stato trattato in questo precedente post.
 Ma e' facile intuire che se questa tcnologia prendera' piede dimostrandosi affidabile, potrebbe rappresentare una svolta nel campo degli acquisti consapevoli. 
Nel settore alimentare e nei cosmetici renderebbe piu' semplice l'individuazione dei prodotti affidabili. 
Ma in questi ed altri campi, potrebbe soprattutto diventare un forte elemento discriminante per moltissimi prodotti d'importazione, specie dalla Cina, di cui oggi e' spesso difficile documentare percorso, modalita' di produzione e affidabilita'. Premiando chi produce e vende nel rispetto di principi che stanno a cuore a sempre piu' consumatori attenti.  Qui il resto del post

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sabato 9 febbraio 2008

Il telefonino diventera' assistente allo shopping, dice Retail Wire


Il sito web della rivista RetailWire offre un'interessante riflessione sulle opportunita' che la diffusione dei telefonini tra i consumatori americani (250 milioni di esemplari) offre al settore del retail. E non solo nel marketing.
In particolare gli smart phones, come iPhone, consentono l'adozione di nuove applicazioni che possono arricchire l'esperienza dello shopping.
Slifter, provider di soluzioni per i cellulari,  lavora con aziende come Toys R Us, Best Buy, Macy's e Wal-Mart e quest'anno lancera' strumenti basati sul web, che consentiranno di condividere liste di shopping sui telefonini, permettendo ai consumatori di avere informazioni sul loro apparecchio su un particolare prodotto indicandone il nome ed il codice postale della zona. 
Sul telefonino compariranno informazioni sull'articolo, la disponibilita' nella zona, dislocazioni e numeri di telefono dei negozi.
Un'altra applicazione chiamata Shopping, realizzata da StoreXperience, funzionera' come un assistente agli acquisti con suggerimenti e raccomandazioni al cellulare, consentendo al tempo stesso di studiare, realizzare e sostenere campagne pubblicitarie in tempo reale, assieme ad un monitoraggio dei consumatori.
Il presidente di StoreXperience pensa che siano i consumatori fra i 18 ed i 40 anni il target preferito di questi strumenti che agiscono in real time.
Caricando un semplice software che gli arriva sul telefonino come un messaggio, girando per i negozi i consumatori potranno consultare informazioni dettagliate inserite con dati su particolari etichette dei prodotti, che funzionano come codici a barre lette dalle fotocamere dei cellulari.   

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